Il progetto ha visto la realizzazione di 4 cicli laboratoriali che, rispettando la metodologia “Comfort Zone”, hanno guidato i ragazzi ad una scoperta e ad una rielaborazione pro-attiva della memoria del territorio, attraverso attività espressive, creative e pratiche, realizzate a partire dagli Atelier già strutturati all’interno degli istituti parte della rete, e proseguiti direttamente nei luoghi della Grande Guerra.
I cicli di laboratorio sono stati erogati in modo libero e gratuito, rivolti ai ragazzi delle scuole primarie e secondarie della rete e sono stati sviluppati in partenariato diretto con alcuni istituti scolastici di grado primario e secondario delle città interessate.
Il progetto ha visto quindi il coinvolgimento degli alunni di circa 10 plessi scolastici nei territori del basso e dell’alto Isontino e del cervignanese.
I laboratori sono stati inoltre presentati e introdotti, come da programma, nelle giornate di openday di maggio e giugno 2019.
I laboratori hanno avuto come conclusione e momento di massimo interesse, le gite sul territorio con gli artisti, al fine di proporre ai giovani partecipanti la possibilità di rielaborare emozioni, sentimenti e pensieri relativi al tema della Grande guerra grazie al contatto diretto con i luoghi del conflitto, che sono preziosi scrigni di esperienze umane.
I laboratori sono quindi stati effettuati in parte sul territorio, direttamente nei luoghi della Grande Guerra (ad esempio Sacrario di Redipuglia, Dolina dei Bersaglieri, Ara Pacis di Medea) attraverso l’organizzazione di pulmini e gite a piedi, e in parte all’interno degli spazi comunali o scolastici attrezzati.
Obiettivi raggiunti:
- Realizzati 4 cicli laboratoriali + 1 ciclo di sensibilizzazione sui temi del progetto; sfruttando gli Atelier creativi di Comfort Zone già presenti negli istituti;
- Coinvolgimento di circa 180 ragazzi provenienti da 10 plessi scolastici del territorio dell’alto e basso Isontino nei primi tre cicli di laboratorio e delle loro famiglie nell’ultimo ciclo di laboratori brevi e nel primo ciclo di sensibilizzazione;
- Organizzata la rivisitazione di 10 siti/location di memoria storica della Grande Guerra, e di 12 autori, pittori, scrittori e altri testimoni dell’epoca;
- Favorita la rielaborazione collettiva del trauma avuto 100 anni fa e stratificatosi di generazione in generazione, grazie al forte potere simbolico delle arti contemporanee; favorito il processo di vicinanza e comprensione delle dinamiche della Grande Guerra e del primo dopoguerra da parte dei ragazzi e delle loro famiglie;
- Favorita una miglior comprensione del fenomeno in chiave attualizzata, soprattutto nella delicata fascia d’età 11-15 anni (generata miglior interpretabilità del presente da parte dei ragazzi coinvolti, grazie all’aver alimentato prospettive critiche sul passato);
- Incentivata la trasmissione della memoria in senso intergenerazionale, creato il coinvolgimento dei giovani nella riscoperta e nel mantenimento della memoria del territorio;
- Realizzati interventi educativi creativi e laboratoriali che attraverso una conoscenza critica della storia abbiano conferito capacità di pensiero critico, facilitando l’individuazione dell’identità e il benessere soprattutto nella fascia d’età 11-15 anni (agevolato il processo di costruzione identitaria nella fascia d’età della preadolescenza, attraverso l’espressione, la pro-attività e la relazione con il territorio e la sua sto- ria);
- Conferito significativo contributo al contrasto della povertà educativa nella fascia d’età 11-15 anni nel territorio dell’Isontino;
- Favoriti il benessere e l’inclusione, favorito il riconoscimento e apprezzamento di competenze diverse, e sviluppato un approccio non standardizzato alle necessità educative;
- Sviluppo di legami positivi con il territorio e con la comunità da parte dei ragazzi coinvolti, che porta a un abbassamento della conflittualità e dell’ostilità sociale.