IL RUOLO DEL CORPO (E DEL SUO IMMAGINARIO) NELLA GRANDE GUERRA
Essere Corpo è un volume curato da Tancredi Artico (italianista in forza all’Università di Padova) e edito da Lint nel 2016. Si è sviluppato nell’ambito del progetto di ricerca “Il corpo della umane memorie”, un lavoro inerente al ruolo del corpo in letteratura, filosofia, arti visive e fotografia. È stato finanziato dalla regione Friuli-Venezia Giulia, patrocinato dall’Università degli Studi di Trento, dalla Struttura di Missione della Presidenza del Consiglio dei Ministri e dal Segretario Generale del Consiglio d’Europa. Essere Corpo ha ottenuto l’alto riconoscimento dell’Unesco, ed è composto da sedici contributi, di altrettanti autori, che forniscono una panoramica sul valore testimoniale del corpo, assumendo come oggetto di studio la Prima guerra mondiale.
Il libro attraversa il quinquennio di sangue per mezzo di saggi di storia della letteratura, storia contemporanea, sociologia della comunicazione e storia dell’arte; scopo del volume è sondare, in maniera trasversale, l’esperienza testimoniale della Grande Guerra, prendendo il corpo non solo come il punto di partenza contenutistico ma anche e soprattutto come il veicolo della comunicazione umana.
Essere Corpo cerca di fare il punto anzitutto sulla diaristica della Prima guerra mondiale in modo innovativo, attraverso un approccio obliquo anziché storicistico, ma guarda anche ad altre forme di produzione testimoniale, inerenti alla storia dell’arte e la propaganda. A coronare il percorso è la copertina, che emblematizza la scelta di evitare un rigido approccio storico-matematico e di portare il libro nella contemporaneità attraverso quella che è una rilettura moderna di un’esperienza di dolore: per questo l’opera di Paolo Patelli, Glue Zebra, è stata scelta come icona del libro.