Tra labirinti psicologici, architetture di inorganico cemento, nuovi sound, happenings e performing, Trieste si è vestita di una cultura metropolitana innovativa grazie alla rassegna artistica in due serate, densa di contaminazioni e stimoli internazionali, dal fenomeno musicale losangelino Low Leaf (che attraverso un mix di suoni armonici ed elettronici, delicati arpeggi e ritmi da beatmaking, crea un universo sonoro trascendentale e ricco di energia), alla video-poetry dal gusto al contempo avangardista e Balcanico di Julian Zhara. 12 artisti fenomeno di costume nelle nicchie del performing internazionale, raccontano scenari urbani in evoluzione. Ad organizzare, 15 giovani operatori culturali, freschi della partecipazione al programma formativo di IoDeposito a loro dedicato.